La sapienza della tolleranza. Bicentenario di Antonio Stoppani
( 1824- 2024 ) . Uomo di scienza , religioso, grande divulgatore, si può dire che tutta la sua attività pubblica ed editoriale fu caratterizzata dalla ricerca della ” concordia ” e dall’invito alla tolleranza e alla carità ” . E appunto ” Tolleranza “, “Non sostituire l’arbitrio alla ragione ” , ” Usare giustizia agli avversari ” furono le sue massime fondamentali. Alla luce di queste massime l’abate Stoppani tentò di conciliare pensiero religioso, filosofia e scienze naturali. Uomo di confine che viveva nel culto e nell’esercizio della tolleranza si trovò contro, come accade quasi sempre in questi casi, gli esponenti dei due campi contrapposti in quella età del positivismo da un lato e della intransigenza dei cattolici alla Pio IX dall’altro. . Il grande filosofo greco – ebreo Filone di Alessandria amava definire il sapiente come colui che sta sulla frontiera. È difficilissimo. Anche oggi è molto facile stare di qua o di là: negare la scienza, i vaccini, il riscaldamento globale, o invece scivolare dentro, perché le grandi Corporation ti dicono: “Non puoi farne a meno”, e alla fine sei circondato.
Bisogna invece tentare sempre di stare in mezzo: questa è la grandezza della persona umana , del vero sapiente , come è stato Antonio Stoppani.
(Gian Luigi Daccò)
Il 5 giugno al POLIMI di Lecco, nell’ambito dei 150 anni della Sezione CAI di Lecco “Riccardo Cassin” è previsto un convegno dedicato ad Antonio Stoppani.
(Claudio F. Santoro)