Sto diventando ripetitivo (anche questa sarà una conseguenza dell’età avanzante !) ma veramente non mi sarei mai aspettato una partecipazione così numerosa e così intensa, al pomeriggio di inaugurazione delle attività della Università della Terza Età che abbiamo vissuto ieri.
Meno male che il Presidente della Comunità Montana valsassinese, Fabio Canepari, ci ha concesso gratitamente l’uso della sala Pensa, molto più grande di quella accanto dove terremo le nostre lezioni , altrimenti non avremmo saputo come accogliere quella ottantina di persone circa che sono venute alla nostra festa-dibattito.
“C’è bisogno di cultura in Valsassina” ha detto il Sindaco di Primaluna Mauro Artusi, ricordando anche altre associazioni e iniziative che operano sul territorio.
Si, c’è decisamente bisogno di cultura, se un sasso lanciato nello stagno (e cioè un inoffensivo post su internet) ha provocato l’onda a cui abbiamo assistito ieri.
E qui allora dobbiamo andare oltre i ringraziamenti, dovuti e sinceri, ai partecipanti, ai soci che hanno curato perfettamente l’organizzazione (dal buffet al tavolo delle iscrizioni) ai nuovi soci che ci hanno regalato la loro fiducia, agli amministratori che hanno gentilmente partecipato.
Perfetto ad esempio l’intervento del consigliere regionale Giacomo Zamperini, che ha ricordato le difficoltà di chi vive in montagna, la fatica di chi ogni giorno vi svolge delle attività, soprattutto economiche, che quindi devono essere incentivate, anche per contrastare lo spopolamento della montagna, ma anche l’utilità di chi costantemente “monitora” il territorio, dai boschi ai pascoli, per segnalare e magari evitare conseguenze pesanti (dagli smottamenti agli incendi).
Così come la necessità di uscire da un turismo “mordi e fuggi”, di dare delle basi più sostanziose a un turismo che deve essere più costante tutto l’anno, sia d’inverno (cambiamenti climatici permettendo) che d’estate, facilitando escursioni e ripulendo sentieri, come quelli ad esempio risalenti alla I Guerra Mondiale (la cosiddetta “Linea Cadorna” e non solo).
Era esattamente quello che speravo di sentire: abbiamo già accennato all’intervento del Sindaco di Primaluna, che ha colto l’occasione per spiegare ulteriormente come si è arrivati all’idea di una unificazione tra i Comuni di Cortenova e quello di Primaluna, sperando naturalmente in un risultato positivo nei prossimi referendum.
Il Presidente della Comunità Montana Fabio Canepari da parte sua ha ricordato le attività e i progetti su cui sta lavorando, in particolare riguardanti le “aree interne”
Le parole del consigliere Zamperini sono state rese concrete dall’esperienza del Sindaco di Parlasco, Renato Busi, che oltre a ricordare gli affreschi sul “Lasco il bandito della Valsassina” (ottima idea risalente al 2007) ha illustrato tutte le difficoltà nel gestire un piccolo paese dove anche l’ultimo negozio che esisteva è stato chiuso quattro anni fa, quando è eploso il Covid.
” Se a qualche visitatore viene voglia di bere un caffè da noi – ha detto Busi – non mi resta che invitarlo a casa mia e fargli una bella Moka !”.
Grazie anche al consigliere di Introbio, Riccardo Benedetti, che ha ricordato i progetti in corso nel paese di centro Valle, e cioè in particolare la nuova Scuola Media (il terreno apposito è stato acquisito proprio in questi giorni ) e una nuova Casa di Comunità appoggiata al Presidio Sanitario.
Insomma, è stata senz’altro una bella discussione. Una cosa però va sottolineata, al di là dei ringraziamenti di cui sopra: una tale partecipazione e così forti aspettative pongono decisamente delle responsabilità ulteriori ai promotori della nuova Associazione.
E’ vietato sbagliare, non possiamo assolutamente deludere che ci ha dato queste calorose attestazioni di fiducia !
Abbiamo già elaborato un buon programma per Marzo-Aprile, ad altre stiamo già pensando per Maggio-Giugno (e anche queste saranno spero molto interessanti) ma a questo punto abbiamo il dovere di tenere un livello alto di organizzazione e di interesse.
Ci siamo già rimboccati le maniche, ce le dobbiamo rimboccare ancora di più. La Valsassina, l’ho ricordato in risposta al Sindaco Artusi, in realtà è sempre stata terreno di cultura, forse molto più che altre zone della provincia lecchese.
Senza andare nel Cinquecento di Paride Cattaneo, potremmo ricordare personaggi illustri dell’Otto-Novecento, come l’autore delle “Notizie Historiche della Valsassina” Giuseppe Arrigoni, il professor Fermo Magni (che fondò la Biblioteca di Introbio all’inizio del Novecento), Mario Cermenati (che era lecchese ma scrisse dei libri di geologia fondamentali proprio studiando la Valsassina) per arrivare al prof. Mario Borsa, per non ricordare innumerevoli saggi su Premana e sui bergamini, come quelli dei prof. Marco Tizzoni, Michele Corti e tanti altri, che hanno studiato la storia della siderurgia e dell’industria casearia .
Ecco allora il nostro ambizioso compito è proprio quello di riportare la Valsassina a quei livelli, di diffondere, come è scritto nel nostro Statuto dell’Uniter, la cultura a livello intergenerazionale, aperta a tutti.
Ci riusciremo ? E’ quello che dobbiamo tentare di fare : è vietato sbagliare. Le responsabilità sono alte, sarà difficile, molto difficile, ma non dobbiamo deludere nessuno !
Enrico Baroncelli