Il nome è pomposo e oscuro, come spesso accade con l’onomastica botanica: galeopsis pubescens. Ma è comunemente nota come canapetta. Il fiore ricorda vagamente l’orchidea ma non lo è. L’etimologia è curiosa poiché il nome (imposto dal solito, onnipresente Linneo) deriverebbe dal termine greco/latino “Galea”, vale a dire “casco” dal momento che la parte superiore del fiore ricorda vagamente un elmo. Chi conosce a fondo le erbe nostrane ne utilizza in primavera le cime ancor giovani per ricavarne insalate o per ripassarle in padella con olio e cipolla oppure ancora per produrre frittate o minestre. Ma non provateci: potreste scambiarle con essenze vegetali tossiche. Invece l’insetto verde – blu che staziona su una foglia è un minuscolo coleottero. Si chiama chrysolina fastuosa è golosa di ortiche e possiede una magnifica livrea metallizzata che ricorda la brunitura accidentale dell’acciaio inossidabile sottoposto a saldatura. Gli esemplari più grandi non raggiungono il centimetro. Tenetevi forte: esemplari di crysolina fastuosa si possono acquistare su internet. Pare anche che ci sia qualcuno ne acquista in quantità.
Quando si raccoglie
Si raccolgono le cime delle piante ancora giovani in primavera, recidendo le ultime 4 – 6 foglie, prima che la pianta inizi a ramificare.
In cucina
Si consumano lessate e condite con olio e limone o aceto, oppure ripassate in padella con burro e una grattata di formaggio o con olio e cipolla, oppure usate per preparare frittate e ripieni o nelle minestre di verdure.
Proprietà
Le sono attribuite proprietà amaro-toniche, diuretiche e remineralizzanti.