La scomparsa di un tuo compagno di classe, cioè una persona che aveva la tua stessa età ed era un tuo coscritto, con cui hai passato alcuni anni della tua esistenza, anche se molta acqua è passata sotto i ponti, da quando eravamo timidi adolescenti chini sui libri di scuola e a scrivere sul nostro banco scolastico, è qualcosa che colpisce particolarmente.
Sappiamo da giornali leccesi (e non è un errore di stampa, leccesi e non lecchesi, a parte un meritorio articolo su Lecco Today) della sua improvvisa scomparsa la mattina di mercoledi 10 aprile, quando da poco, cioè il 7 dicembre aveva festeggiato i 35 anni di sacerdozio. “Era originario di Lecco dove conseguì il diploma nel locale liceo Classico”.
In realtà Walter, il mio carissimo compagno di classe per cinque anni, non era di Lecco: era di Bajedo, dove c’è ancora una bellissima cascina in cui alla fine di ogni anno scolastico ci invitava a bere e a festeggiare la fine delle lezioni. Perchè Walter era un carattere originale sicuramente, ma era generoso, aperto e disponibile.
Mi aveva ospitato ancora per qualche mese nel suo appartamento di Pasturo quando ho cominciato la mia collaborazione giornalistica a Radio Valsassina, prima di trasferirmi all’Albergo Sala.
Suo fratello, anche lui molto simpatico e scomparso da qualche anno, lavorava negli studi della RAI di Milano come preparatore di ambienti e scenografie.
Una famiglia conosciutissima e un po’ sfortunata (aveva perso presto il padre).
La cronaca poi ci dice che si era trasferito a Lecce, dove entrò tra i Passionisti, nelle diocesi di Acqui Terme, nella Diocesi di Vallo della Lucania dove frequentò la Facoltà Teologica dei santi Cirillo e Metodio e ricevette il Diaconato.
La sua vocazione religiosa era innegabile ed evidente. Col suo trasferimento avevamo perso i contatti, ma di lui mi è sempre rimasto un bel ricordo.
Ciao Walter, ti sei ritrovato con tuo fratello e con la tua amatissima madre: che la terra ti sia lieve !
Enrico Baroncelli