Siamo lieti di annunciare l’uscita, e la disponibilità presso la Libreria Parole nel tempo (Via Partigiani 19, Lecco) dell’edizione in lingua inglese, pubblicata negli Stati Uniti, di un volume edito da Polyhistor Edizioni di Lecco:
Pompeo Colonna, In difesa delle donne. Apologia mulierum, a cura di Franco Minonzio, Como, New Press-Lecco, Polyhistor Edizioni, 2015 (Gonfalon selvaggio, 2)
ovvero
Pompeo Colonna, In Defense of Women, introduction and critical edition of Latin text by Franco Minonzio, translated and with foreword and postscript by Margaret L. King, New York-Toronto, Iter Press, 2024 (“The Other Voice in Early Modern Europe: The Toronto Series”, 107).
Questa breve opera appartiene ad un filone storico (cui appartiene, ad esempio, il Cortegiano di Baldassar Castiglione) che già nel ‘500 rivendicava la dignità della donna e il rispetto che ad essa è dovuto. Occuparsene (lo faremo con una presentazione) alimenta una consapevolezza culturale decisiva per contrastare quella violenza che troppo spesso sfocia in fatti criminali come i femminicidi
Scheda editoriale dell’edizione italiana originaria:
Pompeo Colonna, In difesa delle donne. Apologia mulierum,
a cura di Franco Minonzio, Como, New Press-Lecco,
Polyhistor Edizioni, 2015, pp. 9-189. ISBN: 978-
8898238613, euro 18, 50 (Gonfalon selvaggio, 2)
Nato a Roma nel 1479, uomo d’arme, aristocratico della più
schietta tradizione romana, avviato alla carriera ecclesiastica
per salvaguardare le posizioni dinastiche della famiglia,
Pompeo Colonna divenne vescovo, nel 1508, sotto Giulio II,
e cardinale nel 1517, sotto Leone X. La crescente ostilità
politica verso Clemente VII, lo mosse a compiere una
scorreria militare in Vaticano nel 1526, che aprì la strada
l’anno dopo al Sacco di Roma delle armate imperiali.
Ravveduto, contribuì alla liberazione del pontefice e fu
artefice della sconfitta dei Francesi, assumendo le funzioni
di viceré di Napoli, carica che tenne con severità che parve
eccessiva. Destituito, morì nel 1632, forse di veleno. Scrisse,
probabilmente nel 1529, questo trattato In difesa delle donne
(Apologia mulierum), dedicato alla cugina Vittoria Colonna.
Il testo si inserisce nel ricco dibattito critico (tra gli altri,
Capra, Castiglione e Giovio) dei primi decenni del ‘500
quando in Italia la crescita d’importanza di donne di
condizione signorile (Elisabetta Gonzaga, Isabella d’Este,
Lucrezia Borgia, etc.) impose alla discussione teorica
l’identità e la dignità femminili nella società: un tema che
Colonna sviluppa da posizioni egualitarie, rivendicando alla
donna un ruolo nella vita amministrativa e politica. Un testo,
l’Apologia mulierum, qui per la prima volta tradotto e
commentato, che collide con l’immagine pubblica del suo
autore, e mostra dunque, in tutta la sua evidenza, l’ambiguità
dell’esistenza del Colonna, e la tragicità della sua figura,
mossa da un destino cui non seppe contrapporsi,
avvertendone tuttavia il dominio paralizzante con doloroso,
impotente, pentimento. Al centro della riflessione di Colonna
l’insistenza sul carattere non naturale, ma sociale e culturale,
della diseguaglianza della donna nei confronti dell’uomo. .
Anche concedendo una relativa inferiorità della donna
quanto alla efficacia dei sensi, argomenta Colonna, nulla
prova una presunta debolezza dell’intelletto. Ne consegue la
centralità della cultura nella valorizzazione dell’ingegno.
Esempi storici provano che le donne non dappertutto e in
ogni età soggiacciono agli uomini: dunque, non è naturale e
necessaria tale sudditanza.
Pompeo Colonna, In Defense of Women, introduction and
critical edition of Latin text by Franco Minonzio, translated
and with foreword and postscript by Margaret L. King, New
York-Toronto, Iter Press, 2024 (“The Other Voice in Early
Modern Europe: The Toronto Series”, 107). ISBN: 978-
- Euro: 54,70
The King-Minonzio edition of In Defense of Women by
Pompeo Colonna presents a remarkable text by a fascinating
author and locates it within the complexities of the
Renaissance period. The Latin text and English translation
are enhanced by excellent contributions,
including a foreword on key issues, a meticulous
introduction, an extensive glossary of names, and a
substantial postscript on the querelle des femmes, all of
which will be useful to scholars and students. Overall, this
volume is an exemplary work of collaborative scholarship
and offers an important male-authored defense of women.
Eva Del Soldato, Associate Professor of Italian Studies,
University of Pennsylvania
Pompeo Colonna’s In Defense of Women (1529/1530),
presented in this volume in its Latin edition and English
translation, is one of several important defenses of women
composed in the fifteenth and sixteenth centuries by male
advocates of women’s moral and intellectual worth. Known
as a cardinal and a warrior but also as an active participant in
sixteenth-century Italian literary circles, the author addresses
the work to his cousin Vittoria Colonna, the most renowned
Italian woman poet of the era, who, he writes, had urged him
to undertake it. His Defense not only refutes arguments of
women’s inferiority and incapacity but, remarkably, asserts
their ability to hold political office and govern.
Margaret L. King, professor of history emerita, Brooklyn
College and the Graduate Center, City University of New
York, is author of, among others, Venetian Humanism in an
Age of Patrician Dominance (1986); Women of the
Renaissance (1991); and The Death of the Child Valerio
Marcello (1994); is editor of Renaissance Humanism: An
Anthology of Sources (2014); and is editor-in-chief of Oxford
Bibliographies: Renaissance and Reformation
(https://www.oxfordbibliographies.com/).
Franco Minonzio, Italian classical philologist and historian
of science, is author of, among others, La “mala guerra”:
Da Medeghino a Marignano; Come si diventa ciò che si è
(2020) and Studi gioviani: Scienza, filosofia e letteratura
nell’opera di Paolo Giovio (2002); is editor of Pompeo
Colonna, In difesa delle donne: Apologia mulierum (2015),
Paolo Giovio, Elogi degli uomini illustri (2006) and Paolo
Giovio, Dialogo sugli uomini e le donne illustri del nostro
tempo (2011); and is editorial director of the press Polyhistor
Edizioni.