Una storia dimenticata tre volte. A Lecco dal 1815 al 1860 funzionò il Centro di Reclutamento degli Svizzeri che volevano arruolarsi nell’Esercito dello Stato della Chiesa e in quello del Regno delle Due Sicilie . La storia della Guardia Svizzera, che c’è ancora, del Papa è nota. Meno quella degli Svizzeri del Regno delle Due Sicilie. Nell’esercito duosiciliano dei Borboni vi erano 4 reggimenti di Svizzeri , fedelissimi ai Borboni e che combatterono per loro sul Volturno . Molti dopo la resa si imbarcarono per l’America dove combatterono nella Guerra di Secessione per i Sudisti. Gli Svizzeri emigravano da tempo nel Mezzogiorno come militari o come pasticceri e gelatai.
Le valli svizzere, allora, erano molto povere e queste , con una dura agricoltura di montagna, erano quasi le loro uniche fonti di guadagno. I centri di reclutamento per Roma e Napoli, per gli Svizzeri, furono posti dall’ Impero d’ Austria a Bregenz e, appunto, a Lecco, dove affluivano in battello dalla frontiera di Chiasso o via terra dai passi dell’Engadina. Dopo il 1859 il centro di reclutamento svizzero di Lecco fu chiuso. Ormai il Regno delle Due Sicilie non c’era più e lo Stato Pontificio trovò nuovi sistemi per reclutare la sua Guardia Svizzera.
GIAN LUIGI DACCO’