Mi chiamo Serena, sono una pescatrice e, come me, oltre 1500 pescatori nel Delta del Po si trovano senza reddito a causa della proliferazione del granchio blu.
La situazione è questa: lo Stato non dichiara l’emergenza o la calamità; non abbiamo ammortizzatori sociali essendo partite iva; ma ci troviamo in crisi non per colpa nostra, ma per la proliferazione del granchio blu in territori demaniali non di nostra proprietà; non possiamo trovarci altro lavoro altrimenti perdiamo il permesso di pesca.
Siamo in trappola, e non possiamo farci nulla.
Ci aiuti a portare la nostra voce ai tavoli del Governo Meloni?
Sono una pescatrice e, come me, oltre 1500 pescatori nel Delta del Po si trovano senza reddito a causa della proliferazione del granchio blu. Questa specie invasiva ha devastato la nostra fonte di sostentamento e minaccia l’ecosistema locale. Non possiamo ignorare l’impatto che questo sta avendo sulla nostra comunità e sull’ambiente circostante.
Siamo giunti a questa petizione perché siamo stufi del silenzio del Governo, siamo stufi delle promesse della Regione Veneto che non ha il coraggio di imporsi a Roma minacciando di far saltare tutto.
Siamo finiti in un limbo in cui chi dovrebbe difenderci a tutti i livelli non si espone perché al livello superiore ci sono gli “amici”.
Ora siamo al paradosso di andare a chiedere aiuto all’Europa, dicendo che c’è emergenza; quando a Roma però si rifiutano di decretare l’emergenza!
L’unica strada è ormai muoverci in autonomia, consapevoli che l’unica cosa che può smuovere questo governo è il danno reputazionale di una petizione!
La situazione è questa: lo Stato non dichiara l’emergenza o la calamità; non abbiamo ammortizzatori sociali essendo partite iva; ma ci troviamo in crisi non per colpa nostra, ma per la proliferazione di una specie alloctona, in territori demaniali non di nostra proprietà; non possiamo trovarci altro lavoro altrimenti perdiamo il permesso di pesca, gli istituti di credito senza emanazione dello Stato di crisi non ci sospendono i mutui, e dobbiamo comunque mandare avanti le nostre famiglie!
Di seguito una piccola cronistoria della vicenda:
È da Giugno che abbiamo lanciato l’emergenza, che abbiamo fatto presente che non bastava pescare il granchio per rallentarne l’espansione. In commercio infatti vengono acquistati solo gli esemplari maschi che devono essere grandi. Nel frattempo che il granchio raggiunge le dimensioni appetibili dal mercato, il granchio blu ha divorato tutto, soprattutto le vongole che ci danno da vivere, e le femmine al ritmo di milioni di uova alla volta, continuano la diffusione.
Eppure il ministro Lollobrigida, arrivato nel Delta in estate, ha saputo solo dirci quanto sia buono da mangiare e che avremmo dovuto modificare le nostre attività seguendo la natura e puntando sul granchio che era un’opportunità. Ricorderete la foto della Premier, sua cognata, che mangiava lo squisito granchio!
Per estirpare il granchio mangiandolo dovremmo cibarcene (ogni singolo cittadino) dalla colazione alla cena tutti i giorni dell’anno, e ancora ne avanzerebbe; ma come era chiaramente preventivabile, il prezzo del granchio è crollato essendocene ovunque. Ci eravamo arrivati noi che siamo pescatori; non ci arrivano il Ministro ed il suo Entourage.
Ora la scienza, non noi, ha confermato che il 99% di vongole, ossia quello di cui viviamo da decenni, è stato distrutto dal granchio. Stiamo spendendo soldi per pescarlo, per macerarlo, per riseminare in ambiente protetto sperando che la semina non venga mangiata, e nel frattempo non abbiamo reddito e dobbiamo mandare i nostri figli a scuola.
Ora anche il resto della nostra economia sta rallentando perché se le famiglie non spendono, tutto si ferma.
Aiutaci a portare la nostra voce ai tavoli del Governo Meloni, firma e condividi la petizione. E ricorda che perché la firma venga registrata devi entrare nella mail, cliccare sul link e confermare la firma. Se non arriva controlla nella cartella spam.